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Amare le persone destinate alle tue cose
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a cura di Christian Frosi e Diego Perrone Caserma Cavalli Ex Arsenale
Borgo Dora Piazza Borgo Dora, Torino Inaugurazione venerdì 6
novembre 2009 alle 11.00 7 - 15 novembre 2009
video
mostra
AMARE LE PERSONE DESTINATE ALLE TUE COSE è il titolo di una mostra
creata da Christian Frosi e Diego Perrone, nel tentativo di rinunciare
in parte al ruolo dell’artista, senza vestire completamente quello del
curatore. Con questo progetto i due artisti rimangono sospesi in un
non-luogo in cui scegliere oggetti diventa importante quanto installarli
o crearli. Nelle parole degli artisti: “Osservando una consecuzione di
oggetti e strumenti è possibile utilizzare uno sguardo rilassato, quasi
distratto, senza essere eccessivamente vanitosi, giocando con il ruolo
di osservatori. Il tempo, in questo caso, rimane al di là della sua
portata; così, come un getto violento di acqua che colpisce una parete
di cemento diventa la rappresentazione elementare e gradevole del tempo,
perchè ci offre la possibilità di vederlo scorrere. Come artisti, in
questa occasione, ci siamo trovati a dover scegliere altre vite e altri
tempi. Quali processi intercettare e interrompere? Come costringerli a
non divincolarsi? Come coglierli di sorpresa? Come inserirli in una
nuova sequenza di trasformazioni totalmente estranee alla loro natura?
Un principio e una fine saranno chiari solo a noi.”
La mostra nasce da un’immagine, un’idea visionaria legata al processo di
realizzazione, creare una linea di oggetti (alcuni nati come oggetti di
design, altri come oggetti qualunque, altri ancora come strumenti di
lavoro quotidiano), messi rigorosamente in fila con un’ottica da
pallottoliere, seguendo un principio associativo, lontano
dall’archiviazione. Infatti questi oggetti vengono disposti come degli
elementi di un’astratta enciclopedia evocativa. Il pubblico incontrerà
una serie di ‘opere’ tra cui il portellone posteriore di una Fiat Punto
del 2001, parte del video di Le Cirque di Alexander Calder, un’archivio
di immagini di mamme punk, una ruota della fortuna, una pacchetto di
sigarette di Documenta, uno scola sangue, una piccola scultura ma non
necessariamente in questo ordine.
Per sottolineare la presenza di questo “perimetro di lavoro” gli artisti
creano uno spazio di sospensione nel pavimento dello spazio dell’
ex-Arsenale, un tappeto di copertoni di 30 metri di lunghezza e 4 m di
larghezza, attraverso cui il pubblico è costretto a camminare per vedere
gli oggetti. I pneumatici segnano una continua frattura tra pieno e
vuoto, marcano un’assenza, creando uno spazio in negativo perchè
ricavato dalla sottrazione di una parte della base del paesaggio
circostante.
“Tra i pneumatici sono appoggiati gli oggetti, le macchine, le nostre
scelte, semplicemente in fila; quello che vogliamo fare è tracciare una
linea retta che diventi il perimetro e lo spazio della mostra, in uno
spazio come l’Arsenale precedentemente disegnato, edificato, ma
prescindendo dalle sue dimensioni.
Questa nostra retta non deve ambientarsi, ma rimanere autonoma e, con le
sue proporzioni, trovare posto, un po’ violentando lo spazio che la
circonda.
La linea rappresenta per noi la catena di un moto che distribuisce
movimento, una leva, una linea di fuga, la catena alimentare, la traccia
di un atterraggio di emergenza, una trave, il taglio di una misura, un
serpente morto, la traiettoria di un proiettile, la resistenza del suolo
a una forte pressione, il camminare avanti e indietro, un volume d’aria
che sta affondando.”
Il titolo di Mendini, è tratto da una rivista di cui è uscito solo il
numero pilota ormai introvabile, e come la rivista vuole in qualche modo
mettere in discussione il valore d’uso degli oggetti e la loro
funzionalità, al di fuori delle logiche consumistiche o estetiche
tradizionali.
La mostra ospitata negli spazi dell’ex-ARSENALE a Torino nella zona di
Borgo Dora inaugurerà venerdì 6 novembre alle 11, con visite in
anteprima per stampa e collezionisti il 4 e 5 novembre, e nei giorni
della Fiera Internazionale d’arte Contemporanea ARTISSIMA 09 seguirà i
seguenti orari 11-19, e resterà gratuitamente aperta al pubblico su
appuntamento fino al 15 novembre 2009.
curated by Christian Frosi and Diego Perrone
Caserma Cavalli, Ex-Arsenale Borgo Dora
Piazza Borgo Dora, Torino
Opening Friday November 6th 2009 at 11am
November 7th –15th, 2009
exhibition
video
AMARE LE PERSONE DESTINATE ALLE TUE COSE (LOVING THE PEOPLE OWNED BY
YOUR THINGS) is the title of an exhibition created by Diego Perrone and
Christian Frosi, in the attempt to abandon the role of the artist,
without completely embracing the curatorial one. Through this project
the artists remain suspended in a neutral space, where selecting objects
becomes as important as installing or creating them. Quoting the
artists: “The observation of a consecutive line of objects and
instruments can be undertaken with a relaxed, nearly distracted, gaze,
without being excessively vain, playing with the observers’ role. Time,
in this case, remains besides its own span; thus, like a violent gush of
water that hits a cement wall becomes the elementary and pleasant
representation of time, as it offers the possibility of physically
seeing it pass.
As artists on this occasion we found ourselves obliged to choose other
lives and other time frames. Which process could we intercept and
interrupt? How could we convince the objects not to disentangle? How to
catch them unawares? Could we insert them in a new sequence of
transformations completely foreign to their very nature? The possible
beginning and end will be clear only to ourselves.”
The exhibition originates from an image, a visionary idea connected to
its own process of realization, the creation of a line of objects (some
born as objects of design, other as daily things, others still,
instruments used in daily life), rigorously aligned, back to back, in a
straight line, as if they were being looked at through the optics of an
abacus, following an associative process, far from any archival order.
In fact these objects are positioned as the objects of an abstract
evocative encyclopaedia. The public will encounter a series of „works‟
such as the hatchback of a Fiat Punto of 2001, an abstract from
Alexander Calder‟s video Le Cirque, an archive of pictures of punk
mothers, a wheel of Fortune, a Documenta packet of sigarettes, a blood
dripper, installations and sculptures by other artists like Nicola
Martini, Samuele Menin and Farid Rahimi, but not necessarily in this
order.
To focus on the presence of this „perimetre of labour‟ the ground of the
ex-Arsenale will be covered by used tyres, creating a path 30 meters
long, 4 meters wide, that becomes an imaginary road, a conceptual
direction. The constant void of the tyres is born from a subtraction of
the space surrounding them.
“In the center of the furrow there are some objects, machines, our
choice, simply lined back to back; what we are trying to achieve is a
straight line that becomes itself the perimeter and the space of the
show, in the space of the ex-Arsenale, previously built and designed,
ignoring its dimensions. Our vector, our line remains out of place,
doesn’t fit in, remains autonomous in its proportions, violently finding
its dimension modifying the space it inhabits.
This line is a motorcycle chain that distributes movement, a lever, a
perspective, a food chain, the trace of an emergency landing, a beam,
the section of a measure, a dead snake, the trajectory of a bullet, the
resistance of the ground to a strong pressure, the walking back and
forth, a sinking volume of air.”
The title by Mendini, is taken from a publication, impossible to find
nowadays, of which only the pilot number was ever printed, and tries,
like the publication, in some way to question the use value of objects
and their functionality, beyond the consumer oriented logics or standard
aesthetic criteria.
The show presented in the ex-ARSENALE in Torino will open on Friday 6th
of November at 11am, with previews for press and collectors the 4th and
5th of November; during the International Art Fair ARTISSIMA 09 will
follow the following schedule 11-19, and will remain open by appointment
only until the 15th of November 2009.
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