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Il Giardino dei Lauri
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Città della Pieve (PG), Località San Litardo
Opening Sabato 12 settembre, ore 18.00
L’opening de Il Giardino dei Lauri del 12 settembre vedrà protagonisti
Invernomuto con Holedigger – Riduzioni di fango, primo appuntamento di
un programma di performance estive ideato e curato da Art At Work.
Invernomuto (www.invernomuto.info)
nasce nel 2003 come gruppo di sperimentazione audiovisiva. Ponendo
l’accento sul collasso e la commistione di linguaggi l’operato del
gruppo si concretizza in produzioni fuori formato come il progetto
editoriale ffwd_mag, focalizzato sulla relazione tra immagini e suono,
ricerca che si espande nella produzione di video, nella progettazione di
live-media performances e nella curatela di eventi e progetti speciali.
Holedigger – Riduzione di Fango è un monumento effimero, un omaggio al
fare buchi, in giardino. La meditabonda celebrazione di una caduta dove
l'importante non é più né la caduta, né l'atterraggio, ma il battesimo
di fango.
PERFORMANCE INVERNOMUTO IN COLLABORAZIONE CON MUDBOY www.mudboymusic.com
IL GIARDINO DEI LAURI
www.ilgiardinodeilauri.it
Domenica 13 settembre 2009 a Città della Pieve, in provincia di Perugia,
aprirà al pubblico Il Giardino dei Lauri: un nuovo spazio dedicato
all’arte contemporanea immerso nel verde, al confine tra Toscana e
Umbria, voluto dai collezionisti napoletani Angela e Massimo Lauro per
accogliere ed esporre parte della propria collezione personale.
La collezione Lauro, nata nel 1990 con le prime acquisizioni di “arte
concettuale”, e che oggi raccoglie le opere dei maggiori protagonisti
della scena artistica contemporanea, rappresenta nel suo complesso uno
straordinario percorso narrativo che attraversa i differenti modi del
fare artistico degli ultimi vent’anni a livello internazionale.
Nella suggestiva sede de Il Giardino dei Lauri verrà presentata, in
particolare, una selezione di 71 opere, che vede a fianco dei nomi più
“classici” come Takashi Murakami, Mariko Mori, Roxy Paine, Michael
Heizer, Ugo Rondinone, la coppia Tim Noble & Sue Webster, o ancora gli
italiani Massimo Bartolini, Maurizio Cattelan e, le opere dei più
rappresentativi talenti europei ed internazionali under 40, quali Aaron
Young, Eric Wesley, Dash Snow, Piero Golia, Matthew Monahan, Piotr
Uklanski, Urs Fischer e Gary Webb.
Il Giardino dei Lauri è costituito da due differenti spazi, entrambi
aperti al pubblico, nei quali sono allestite le opere. Il giardino vero
e proprio, “animato” dall’installazione di alcune opere che
intrattengono un dialogo silenzioso con lo spazio aperto circostante, e
il Capannone, che si sviluppa su una superficie di oltre 650 metri
quadri. Per il recupero e la ristrutturazione di questo edificio i
collezionisti Angela e Massimo Lauro si sono avvalsi dell’opera degli
architetti Alberto Sifola e Vincenzo Sposato. Il progetto realizzato ha
voluto esaltare il fascino e l’essenzialità dell’architettura
industriale preesistente: all’interno sono stati eseguiti interventi di
ristrutturazione e pulizia degli spazi molto discreti, all’esterno la
struttura del capannone è stata razionalizzata con linee più minimali,
chiudendo tutte le aperture precedenti e lasciando solamente due grandi
porte finestre d’entrata. All’ombra dei porticati antistanti la
struttura sono stati infine piantati alcuni alberi, querce, pini e
cipressi, che hanno permesso un’ulteriore armonizzazione dello stabile
con il paesaggio circostante.
Il Giardino dei Lauri, progetto che si avvale della curatela di Marianna
Agliottone, non sarà un semplice contenitore ma uno spazio espositivo
dinamico che, lontano da qualsiasi tentazione di musealizzazione della
collezione, manterrà invece la propria vocazione di “piattaforma del
nuovo”. Proprio al fine di preservarne la peculiarità e incentivarne
contemporaneamente la libera progettualità, Angela e Massimo Lauro hanno
costituito per la gestione dello spazio un’associazione non profit che,
attraverso una continua attività di commissioni e nuove acquisizioni, ma
anche dando spazio e ospitando progetti ed eventi artistici, avrà
l'ambizione di sviluppare la vocazione del "Giardino" quale centro
propulsivo per una cultura del contemporaneo in tutto il territorio
umbro.
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