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Drawing Room | MOM-S


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Bar Paradiso, Giardini della Biennale, Castello 1260, Venezia
4 - 5 giugno 2009 | ore 9.00-11.00

Il termine inglese Drawing Room indica una stanza della casa in cui si possono intrattenere gli ospiti; etimologicamente deriva da ‘withdrawing room’ - stanza in cuiritirarsi - per ricevere in maniera semi-privata ospiti di riguardo, ma letteralmente ‘drawing room’ significa anche stanza per disegnare. Il progetto Drawing Room,curato dal collettivo Art At Work, che si svilupperà per tutto il 2009, in diverse città, in stanze pubbliche e private, si ispira all’idea di ‘drawing room’ intesa sia come stanza da disegno che come stanza da ricevimento. Il disegno si pone, infatti, ancora come il metodo più immediato per catturare il processo creativo nel suo divenire, in quanto è il gesto più diretto per trasmettere su una superficie piatta un pensiero. La distanza fra la mente di chi disegna e la pagina su cui lasciare un segno è minima, il movimento è spontaneo, come quando ascoltando qualcuno parlare ci si trova a‘scarabocchiare’ in maniera automatica. Il disegno è questo, un riflesso incondizionato, un linguaggio silenzioso che nasce dalla nostra mano senza sforzo. In una società in cui le informazioni vengono scambiate a velocità vertiginosa, e le produzioni artistiche possono richiedere mesi di lavoro e preparazione, gli artisti sentono la necessità di fermarsi e rappresentare il mondo attraverso sottili metafore. Lo scontro con la realtà,li spinge a cercare nella dimensione privata del disegno un contesto capace di raccontare, mantenendo alcuni aspetti di spontaneità e automatismo, le loro ossessioni, i loro ricordi e i loro desideri.

Il progetto Drawing Room, che riunirà artisti di generazioni e background diversi,offrirà al pubblico l’occasione di incontrare produzioni artistiche che variano enormemente in tecnica, misura, temi e raffigurazioni, ma che nel loro complesso portano alla luce la rinnovata importanza di questa tecnica nel discorso artistico contemporaneo. Il disegno può, ai nostri giorni, essere fatto a più mani, a carboncino, a pennarello, a matita, ad acquerello, a mano libera ma anche proiettando delle immagini, a macchina, stampando o cucendo con i materiali più vari purché attraverso di esso gli artisti possano lasciare un segno.

La prima Drawing Room si è svolta a marzo a Torino e ha ospitato la performance disegnativa Oh, Valley!, di Davide Savorani (Faenza 1977).

Il secondo appuntamento di Drawing Room avrà luogo a Venezia, il 4 e 5 giugno,giorni di inaugurazione della Biennale di Venezia. Per l’occasione al collettivo islandese MOM-S è stato commissionato un nuovo progetto tra disegno e performance.

Il tavolo da lavoro su cui disegneranno i MOM-S a Venezia e che "viaggerà" con il progetto Drawing Room nelle sue future tappe è stato ideato e realizzato dall'artista italiano Walter Visentin (Torino 1969).

Drawing Room avrà luogo negli spazi di fronte all’entrata principale dei Giardini della Biennale di Venezia.




Bar Paradiso, Giardini della Biennale, Castello 1260, Venezia
Venice, June 4th and 5th | 9:00 am – 11:00 am


The Drawing Room is the space in the house generally used to entertain guests. From an etymological point of view, it descends from ‘withdrawing room’, a place in which to receive, in a semi-private manner, significant guests, but literally it also means room in which to draw. The project Drawing Room, initiated by the collective Art At Work, develops along the whole year 2009 throughout different cities, more specifically in private and public rooms, and is inspired by the idea of ‘drawing room’ in both its meanings. Drawing, as a medium, positions itself as the most instantaneous method through which to capture the creative process in its becoming. This strength is due to the quality of its gesture, which is the most direct way through which to transfer a thought on a flat surface. The distance between the mind of the person that draws and the page on which he or she leaves a trace is minimum. The movement is spontaneous, as the automatic gesture of scribbling while listening to someone speaking. The act of drawing can thus be considered an unconditioned reflex, a silent language that emerges from our own hand without any effort. In a contemporary society in which information is exchanged at a very high speed, and art productions demand months of preparation, artists feel the need to stop and represent the world through subtle metaphors. The impact with reality, pushes artists towards the private dimension of drawing in which they find a spontaneous and free context, capable of narrating, their obsessions, their memories and their desires.

The project Drawing Room, aims to present a series of artists from different generations and cultural backgrounds, and offer the audience the occasion to relate to artistic productions that will hugely differ in technique, size, themes and representations but that in their complexity will shed light on the renewed importance of this medium in the contemporary artistic discourse. Drawing is, nowadays, linked to a plurality of techniques: charcoal, markers, pencils, watercolours, multiple hands, projection of images, the use of typewriters, printing or sowing. Drawing leaves the freedom of making use of all possible materials, as long as through it artists have the possibility of leaving a trace.

The first Drawing Room was held in March in Turin and hosted Davide Savorani’s (Faenza 1977) drawing based performance entitled Oh, Valley!.

Drawing Room’s second appointment will be held in Venice, during the opening days of the Venice Biennale. On June 4 and 5, days of the preview, Icelandic collective MOM-S is invited to participate with a new commission, between performance and drawing.

On the occasion of Drawing Room in Venice, the collective MOM-S will be drawing on a table specifically designed by the Italian artist Walter Visentin ( Turin, 1969). The table will "travel" together with the forthcoming Drawing Rooms.

Drawing Room will be hosted in the space right in front of the Venice Biennale’s main entrance of the Giardini.